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I filmati e le immagini del Premio Letterario 2017

28 Ottobre 2017

La premiazione della IX Edizione Del Premio Letterario è stata un vero successo per la partecipazione dei tanti premiati che sono intervenuti carichi di entusiasmo. E' doversoso ringraziarli per la passione con la quale hanno seguito il premio ed è altrettanto doveroso ringraziare la giuria tecnica che capeggiata dal Professore Daniele Menicucci ha eseguito un lavoro minuzioso e coscienzioso nella ricerca dei più meritevoli nelle sei sezioni. Un plauso all'intervento delle poetesse Anna Balsamo e Carmelina Rotundo, alla musica del maestro d'organo Carlo Corozzi, alla performance recitativa del fine dicitore Daniele Ambrosini, agli scatti d'autore di Miriam Marlazzi e del Blogger Stefano Giannattasio ed alla ripresa dell'evento del giornalista Maurizio Martini.

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L'elenco dei premiati 2017 del Concorso "Lilly Brogi Lapergolaarte" di Firenze IX ed.

Auditorium di Via Folco Portinari, 5 Rosso Firenze ore 16

Premiazione 28 Ottobre 2017

Elenco premiati 2017 

Premio Speciale alla poetessa Anna Balsamo

Premio alla carriera a Roberto Mosi

Premio alla carriera a Mauro Montacchiesi

Premio speciale ad Angelica Ticciati per “Il mio diario” Aletti Editore

Premio Fiorentinità ad Alessandro Pieralli

Premio alla memoria a Menotti Galeotti

Premio speciale alla Stamperia Benedetti

Premio speciale a Jakline Nakash de Blanck

Premio all'artista Mirella Caruso

Premio all’artista Rosetta della Monica

Premio all’artista Giuseppe Tocchetti

Premio alla letterata Maria Patrizia Calabresi

Premio della giuria ad “Attrattore strano” di Vincenzo Villani e Concetta Berlantini

Premio all’Associazione “Durante e dopo di noi” Onlus ritira il premio Elio Rossi

Premio all’Associazione “La Martinella”  ritira il premio Carlo Campanella

Premio speciale della giuria a Giuseppe Manca per “La passione dell’apostolo” Albatros edizioni

 

Sezione A Poesia

1° Diego Lenzi

2° Stefania Paci

3° Gabriella Picerno

Finalisti

Daniele Ambrosini, Flavio Provini, Claudia Piccini, Maciej Durkiewicz.

 

Sezione B Raccolte poetiche

1° Alberto Tomiolo con “Alias” edito da Campanotto

2° Morteza Latifi Nezami con “Quando giunse a termine la gentilezza” edito da Joker

3° Evaristo Seghetta Andreoli con “Paradigma di esse” edito da Passigli

Finalisti

Arianna Sonia Scollo “Da un’altra angolazione” edito da C.A.S.A.

Caterina Uricchio “Emozione e poesia” Youcanprint edizioni

Margherita Caldarelli “Voci del  tempo”  edizioni Pegaso

Luca Vitali Rosati “Frammenti” Streetlib edizioni

Annalisa Rodeghiero “Versodove” edito da Blu di Prussia

Giancarlo Secci “Bintiseti poesias” edito da Aracne

Maria Cristina Biasoli  “Io sono figlia di un re” edito da Ibiskos Ulivieri

Raffaella Feola Pota "Una donna, una vita" Edizioni Saletta dell'Uva

Daniele Barni “Piccola antologia di anonimi contemporanei” edito da Italic

Caterina Gianuizzi “Sotto un cielo bianco” Edizioni della Meridiana

 

Sezione C Racconti

1° Duccio Del Matto

2° Ivana Saccenti

3° Luca Tognaccini

Finalisti

Afrisio Ferretti, Pietro Rainero

 

Sezione D Saggistica

1° Ex Aequo Christian Zanon “ADHD” Arkadia edizioni

1° Ex Aequo Emanuele Corocher “Centanni di eroismi sconosciuti” Albatros edizioni

2° Rino Fruttini  “Quasi come Forrest Gump” Albatros edizioni

3° Roberto Ivaldi “Una storia barocca” Europa edizioni

Finalisti

Daniela Bernagozzi “Costa San Giorgio”

Angelo Vaccari “Santa o prostituta?” Circorivolta edizioni

 

Sezione E Libri Lett.

1° Ornella Fiorentini  “Donna di drago” Chipiunearte edizioni

2° Elisa Maria Rebecca  “Oltre le nuvole” Europa edizioni

3° Nico Bertoncello “A due passi dal cuore” Storie di periferia Attilio Fraccaro editore

 

Finalisti

Vittorio Venturi “Brutta cosa la guerra” Ibiskos Editrice Risolo

Silvia Sterpone con “Quel viaggio nell’ignoto oltre la terza dimensione” Albatros edizioni

Andrea Bruzzichelli  con “Per delizia degli Dèi” Edizioni Tracce Pescara

F.J.V. Bucalo con “Nero d’assenzio” Calabria letteraria editrice

El Grinta con “Giuseppe” Albatros  edizioni

Mara Bachiorri “Eternal Roots” Albatros edizioni

Valter Toniato “Semplice non semplice, incredibilmente efficace, trovata la chiave della salute” Europa Edizioni

 

Sezione F Ebook

1° Silvia Matricardi “In Aeternum” edito da Youcanprint

2° Simone Riberto “Sotto il segno del Karaoke” Albatros ed.

3° Daniele Ossola “Storie di tanti” Booksprint edizioni

 

Finalisti

Riccardo Ildebrando Tucci “Molte anime”,  Andrea Bertussi “La vendetta del Falco” Albatros ed. 

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Le immagini e i filmati de L’Etrusca fra colori di Tuscia

2-10 Agosto 2017 Auditorium Spadolini Consiglio regionale della Toscana

 

 

 

 
 
 
 

L’ETRUSCA TRA I COLORI DI TUSCIA

DI LILLY BROGI


Inaugurata il 2 agosto 2017 a Palazzo del Pegaso, nell’auditorium Spadolini con il patrocinio della Regione Toscana, l’originale mostra “L’Etrusca tra i colori della Tuscia” propone quattordici sculture in cartapesta e sedici dipinti con tecnica mista di Lilly Brogi, poliedrica artista appartenente al miglior panorama figurativo italiano dei nostri giorni. Imponente, con i suoi centottantacinque centimetri di altezza, spicca per fulgida grazia la policroma Etrusca. Chiaro esempio di maestria scultorea di matrice popolare, è costituita da materiali poveri quali il ferro, il legno, la colla e la carta. La linea curva, arabescata, di derivazione floreale è presente nelle braccia dell’intrigante e misteriosa donna che, indomita, ha attraversato il tempo e lo spazio per giungere fino a noi. Testimonia il legame indissolubile con la civiltà etrusca distintasi, tra l’altro, per il ruolo preminente attribuito alla donna nella società dell’epoca e l’immediatezza espressionistica presente nelle arti figurative. Da un punto di vista scultoreo, evidenzia altresì l’attualità della tradizione avanguardistica del primo Novecento che predilige la linea sinuosa e armonica, presente in natura, da coniugarsi con l’abilità della costruzione plastica. Lo Stile Floreale, che si ispira anche alla pittura lineare giapponese, tende a superare l’antinomia tra la nascente industria e l’arte al fine di abbellire la vita quotidiana. Le braccia dell’Etrusca ci recano l’incanto della bellezza che salva il mondo dalla barbarie e dal fango. Nella mano sinistra porge una piccola casa antica che auspica il processo evolutivo dell’architettura a misura non solo dello spazio fisico, ma anche della nostra dimensione interiore. Nella mano destra tiene una lampada ad olio che rappresenta la luce della conoscenza. L’Etrusca reca in sé un messaggio d’amore: si deve imparare dagli esempi della Storia per non ricadere negli stessi errori. Elemento sostanziale, che dona un senso di immanente, leggiadra maestosità alla statua di cartapesta, sono gli splendidi piedi prensili che si appoggiano sull’azzurro globo terracqueo. L’essenza della femminilità, intesa come valorizzazione dell’intelligenza della grande madre dispensatrice di pace e prosperità a tutta l’umanità, rappresenta parte della prodiga poetica artistica di Lilly Brogi, che mira all’elevazione spirituale. Nella parte inferiore del corpo, si aprono quindi infiniti scenari di valenza cosmica in cui l’Etrusca, che è Donna, indica la via della salvezza dalle umane sofferenze. Deliziose creature, in bilico tra Terra e Cielo, sono le sculture di piccole dimensioni. Se, con l’Etrusca, condividono la pregnanza materica dell’arte povera, se ne distaccano anch’esse levando le snelle braccia al cielo per giocare a palla con la luna o prendere le stelle. L’eleganza insita nelle linee curve si compenetra all’audacia delle diagonali e dei piani inclinati quando, in particolar modo, l’opera è composta da due figure che si uniscono in un abbraccio. Ideale e sincero, fuga ombre e solitudine per l’eternità. L’afflato mistico è insito nell’arte di Lilly Brogi che persevera a mostrare fede e fiducia in piani astrali intuibili e prossimi solo a coloro che umilmente si avvicinano alla verità rivelata tramite la consapevolezza di poter incontrare, strada facendo, un angelo nel clochard dell’angolo o nell’anziano solo o nel bambino portatore di handicap.
Senza ombra di dubbio lo spettatore è attratto anche dai dipinti cromaticamente accesi. L’impatto visivo è forte poiché Lilly Brogi sembra aderire al punto di vista di Henry Matisse, il padre del movimento espressionista dei Fauves. Il colore si manifesta per quello che significa e raggiunge: la fusione dei sensi. L’approccio sinestetico è tipico di alcuni artisti, che sono stati anche valenti musicisti. Kandiski sentiva i colori vibrare come note musicali o vedeva un suono illuminarsi di luce blu o gialla o rossa, a cui dava una potenzialità simbolista. Ricrea la realtà con il colore astraendosi coraggiosamente dal dato naturalistico. Gli si affianca nel Der Blaue Reiter, versione espressionista tedesca dei francesi Fauves, il raffinato Paul Klee che fissa sulla tela i morfemi, unità minime del disegno. Inventa oniricamente nuove creature avulse dalla pesantezza di un oggettivo riscontro corporeo. Anche Lilly Brogi ha un atteggiamento sinestetico nei flowers che illumina di luce musicale tramite la materia pittorica. Affiora sotto forma di corolla, di seme, di foglia, di fuscello, di albero della vita. Vibrano di suoni divini poiché, anche se talvolta raggiungono l’astrazione, rimandano ad un universo anche capovolto quando prevale l’azzurro, sia di cielo che di oceano. Ci si immerge nella pace dello spirito. I fiori ondeggiano alla brezza o si fanno cullare dalla corrente; poco importa, se sono esempio di gioia e di riconoscenza per la semplice abbondanza di esistere. La tavolozza cromatica di Lilly Brogi esplode di energia dinamica inarrestabile. Come Kandiski e Klee, sa cogliere il mistero della creazione allo stadio embrionale. La mancata adesione al dato figurativo oggettivo nobilita la continua ricerca del processo creativo della vita stessa.

Ornella Fiorentini
 

 

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L’Etrusca fra i colori di Tuscia

Incontro fra Arte e Letteratura

2-10 Agosto 2017 ore 15-17 Auditorium Spadolini Consiglio regionale della Toscana

 L’ETRUSCA TRA I COLORI DI TUSCIA

DI LILLY BROGI


Inaugurata il 2 agosto 2017 a Palazzo del Pegaso, nell’auditorium Spadolini con il patrocinio della Regione Toscana, l’originale mostra “L’Etrusca tra i colori della Tuscia” propone quattordici sculture in cartapesta e sedici dipinti con tecnica mista di Lilly Brogi, poliedrica artista appartenente al miglior panorama figurativo italiano dei nostri giorni. Imponente, con i suoi centottantacinque centimetri di altezza, spicca per fulgida grazia la policroma Etrusca. Chiaro esempio di maestria scultorea di matrice popolare, è costituita da materiali poveri quali il ferro, il legno, la colla e la carta. La linea curva, arabescata, di derivazione floreale è presente nelle braccia dell’intrigante e misteriosa donna che, indomita, ha attraversato il tempo e lo spazio per giungere fino a noi. Testimonia il legame indissolubile con la civiltà etrusca distintasi, tra l’altro, per il ruolo preminente attribuito alla donna nella società dell’epoca e l’immediatezza espressionistica presente nelle arti figurative. Da un punto di vista scultoreo, evidenzia altresì l’attualità della tradizione avanguardistica del primo Novecento che predilige la linea sinuosa e armonica, presente in natura, da coniugarsi con l’abilità della costruzione plastica. Lo Stile Floreale, che si ispira anche alla pittura lineare giapponese, tende a superare l’antinomia tra la nascente industria e l’arte al fine di abbellire la vita quotidiana. Le braccia dell’Etrusca ci recano l’incanto della bellezza che salva il mondo dalla barbarie e dal fango. Nella mano sinistra porge una piccola casa antica che auspica il processo evolutivo dell’architettura a misura non solo dello spazio fisico, ma anche della nostra dimensione interiore. Nella mano destra tiene una lampada ad olio che rappresenta la luce della conoscenza. L’Etrusca reca in sé un messaggio d’amore: si deve imparare dagli esempi della Storia per non ricadere negli stessi errori. Elemento sostanziale, che dona un senso di immanente, leggiadra maestosità alla statua di cartapesta, sono gli splendidi piedi prensili che si appoggiano sull’azzurro globo terracqueo. L’essenza della femminilità, intesa come valorizzazione dell’intelligenza della grande madre dispensatrice di pace e prosperità a tutta l’umanità, rappresenta parte della prodiga poetica artistica di Lilly Brogi, che mira all’elevazione spirituale. Nella parte inferiore del corpo, si aprono quindi infiniti scenari di valenza cosmica in cui l’Etrusca, che è Donna, indica la via della salvezza dalle umane sofferenze. Deliziose creature, in bilico tra Terra e Cielo, sono le sculture di piccole dimensioni. Se, con l’Etrusca, condividono la pregnanza materica dell’arte povera, se ne distaccano anch’esse levando le snelle braccia al cielo per giocare a palla con la luna o prendere le stelle. L’eleganza insita nelle linee curve si compenetra all’audacia delle diagonali e dei piani inclinati quando, in particolar modo, l’opera è composta da due figure che si uniscono in un abbraccio. Ideale e sincero, fuga ombre e solitudine per l’eternità. L’afflato mistico è insito nell’arte di Lilly Brogi che persevera a mostrare fede e fiducia in piani astrali intuibili e prossimi solo a coloro che umilmente si avvicinano alla verità rivelata tramite la consapevolezza di poter incontrare, strada facendo, un angelo nel clochard dell’angolo o nell’anziano solo o nel bambino portatore di handicap.
Senza ombra di dubbio lo spettatore è attratto anche dai dipinti cromaticamente accesi. L’impatto visivo è forte poiché Lilly Brogi sembra aderire al punto di vista di Henry Matisse, il padre del movimento espressionista dei Fauves. Il colore si manifesta per quello che significa e raggiunge: la fusione dei sensi. L’approccio sinestetico è tipico di alcuni artisti, che sono stati anche valenti musicisti. Kandiski sentiva i colori vibrare come note musicali o vedeva un suono illuminarsi di luce blu o gialla o rossa, a cui dava una potenzialità simbolista. Ricrea la realtà con il colore astraendosi coraggiosamente dal dato naturalistico. Gli si affianca nel Der Blaue Reiter, versione espressionista tedesca dei francesi Fauves, il raffinato Paul Klee che fissa sulla tela i morfemi, unità minime del disegno. Inventa oniricamente nuove creature avulse dalla pesantezza di un oggettivo riscontro corporeo. Anche Lilly Brogi ha un atteggiamento sinestetico nei flowers che illumina di luce musicale tramite la materia pittorica. Affiora sotto forma di corolla, di seme, di foglia, di fuscello, di albero della vita. Vibrano di suoni divini poiché, anche se talvolta raggiungono l’astrazione, rimandano ad un universo anche capovolto quando prevale l’azzurro, sia di cielo che di oceano. Ci si immerge nella pace dello spirito. I fiori ondeggiano alla brezza o si fanno cullare dalla corrente; poco importa, se sono esempio di gioia e di riconoscenza per la semplice abbondanza di esistere. La tavolozza cromatica di Lilly Brogi esplode di energia dinamica inarrestabile. Come Kandiski e Klee, sa cogliere il mistero della creazione allo stadio embrionale. La mancata adesione al dato figurativo oggettivo nobilita la continua ricerca del processo creativo della vita stessa.

Ornella Fiorentini

 

 

Il 2 Agosto 2017 presso l’Auditorium Spadolini del Palazzo del Pegaso sede del Consiglio regionale della Toscana alla ore 15 avverrà l’inaugurazione delle mostra di Lilly Brogi tritematica fra pittura, poesia e scultura. Gli intervenuti potranno ammirare la statua policroma dedicata alla Etrusca che sorregge in una mano la luce rischiarante il futuro dell’umanità e nell’altra la dimora primigenia che partendo dai primi insediamenti si sviluppò fino alla moderna complessità urbana. L’incontro vedrà protagonisti i seguenti relatori: per la mostra artistica Ornella Fiorentini per la poesia Anna Balsamo per la biografia Daniele Menicucci e per i rapporti esterni Carmelina Rotundo. Nella serata verrà presentata per la seconda volta l’Antologia Pianeta Donna con la presenza degli attori Daniele Ambrosini e Franco Costantini che ci diletteranno con un recital di testi scelti dall’Antologia e dell’ultimo libro di Lilly Brogi “Bonjour Ameriga Ameriga” dedicato a Papa Francesco.

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I libri più belli del Premio 2017

28 Ottobre 2017

F.J.V. Bucalo “Nero d’assenzio”. Intreccio felice del grande lusso sociale presente in alcuni regimi totalitari. Assenzio per annebbiare e stordire , un messaggio criptico per interpretare una grande storia d’amore.
Caterina Gianuizzi “Sotto un cielo bianco Poesie 1984 – 1995” La Meridiana Edizioni. La poetessa osserva, deduce, critica tutti gli atti compiuti dalla umanità che incontra e li traduce tutto in poetica espressione.
Caterina Uricchio “Storielle”.
Caterina Uricchio “Emozione e poesia” Youcanprint edizioni. Emozioni che provengono dalla vita comune di tutti i giorni. Gioia e dolori, tristezza e felicità si intrecciano e si scambiano sullo sfondo di una natura incantata.
El Grinta “Giuseppe” Albatros il Filo Edizioni
Giuseppe F. Merenda “Landolfo D’Aquino” vita intemerata di un domenicano ateo. Questo volume ci propone una letteratura ispirata al XI secolo che fa intravedere ancora offuscato da ossessioni e paure la vita del tempo prospettando un futuro dove la razionalità libera l’umanità futura.
Margherita Cardarelli “Voci del tempo” Edizioni Pegaso.Ricordi di tutta una vita trascorsa in corde armoniche nella poetica Firenze, città del cuore alla quale risponde l’eco d’amore della sua vita che si protrae nel tempo.
Lorenzo Petrosillo “Sovranità. Teologia e Sacro alle origini di una categoria politica” Edizioni Saecula. Volume di notevole interesse socio culturale nel quali sono evidenziati riflessi e i problemi tra religione ed etica.
Silvia Sterpone “Quel viaggio nell’ignoto oltre la terza dimensione”. Fantascienza pressante nelle pagine di questo libro che si svolge incontrastato tra bene e male. E’ il tempo che risolve queste situazioni irreali.
Luca Tognaccini “L’origine del nome Arezzo: un mistero svelato”. Arezzo città toscana importante, laboriosa ed antica qui si cerca di decifrarne il nome alla origine.
Luca Tognaccini “Lezioni cubane” Edizioni Sandron. L’amore, l’erudizione e la bellezza del “sogno cubano”arriva con l’istinto dell’uomo di esplorare e conoscere il mondo. L’autore ci porge questa idea meravigliosa.
Marco Caputi “Il sogno di Rebecca” Edizioni Romana Editrice. Come in un sogno i protagonisti vivono la vita in un lager nazista, poi la resurrezione contrastata e diversa dalla realtà agognata ma pur sempre accettabile.
Maria Calistri “Gli animali filosofi” Montedit Edizioni. Cura estrema nella esposizione psicologica degli animali. Gli stessi sono indagati e risultano compagni ed amici con cui gioire in vite parallele. Libro che ha un sua posto nella storia della sensibilizzazione verso la categoria animali che ha tanta parte nella vita e nella storia dell’umanità.
Walter Memmolo e Angelo R. Memmolo “Pietro, Giuseppe e il lenzuolo” Gangemi Editore. Romanzo passionale in cui la storia si intreccia alla più sofferta e profonda religiosità. Gli autori sorvolano il reale sfiorando la fantasia.
 

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I filmati della presentazione di Pianeta Donna

Salone Annigoni Basilica di San Marco

29 Maggio 2017 ore 17 Via Cavour, 56 Firenze

Bel pomeriggio letterario per la presentazione dell'Antologia Pianeta Donna che ha visto la presenza di molti dei protagonisti della pubblicazione. Erano presenti Carla Aldegheri, Caterina Gianuizzi, Jacqueline Monica Magi, Jakline Nakash De Blanck, Mary Bianchi, Anna Balsamo, Leonardo Altieri, Rocco Pagliani, Carmelina Rotundo, Daniele Menicucci, Grazia Finocchiaro, Emir Sokolovic. Hanno dato un interessante resconto su questa iniziativa di successo Lilly Brogi, Ornella Fiorentini, Giancarlo Bianchi e Carmelina Rotundo. Ha allietato l'incontro con un recital poetico Daniele Ambrosini ben supportato dalla chitarra di Lorenzo Sangaletti.

 

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